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Al chiaro di Luna Sonata per pianoforte (spartito)

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Vero e proprio capolavoro di Ludwig Van Beethoven, laSonata per pianoforte n. 14 in do diesis minore, op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna” è un’opera molto amata ed eseguita dai pianisti.

Dei 3 movimenti in cui è strutturata la Sonata certamente il più celebre è il primo, quell’Adagio sostenuto che ha fatto innamorare chiunque ne sia venuto a conoscenza e che rappresenta un fenomeno atipico, rivoluzionario, nella storia della sonata in generale, perché non era usanza iniziare una composizione con un Adagio.

Fu il critico berlinese Ludwig Rellstab ad associare il primo tempo della Sonata al chiarore lunare riflesso sul Lago dei Quattro Cantoni, tanto da far meritare all’opera il titolo di Mondschein-Sonate (Chiaro di luna).

Sentite come ce lo racconta il Maestro Vincenzo Balzani in questo video!

 

Potete scaricare lo spartito del primo movimento Qui.

La sonata è in Do#minore, ed è suddivisa, come dicevamo, in 3 tempi :

1.Adagio sostenuto

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06:10

2. Allegretto (re bemolle maggiore)

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02:36

3. Presto Agitato.

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08:59

L’adagio sostenuto che apre la Sonata era davvero qualcosa di atipico all’epoca  e non è un caso che questa sonata beethoveniana rechi la suggestiva indicazione di “Quasi una fantasia”. La successione di terzine del brano è dolce e resa profonda armonicamente dalle ottave del basso alla mano sinistra, il tema di grande suggestione.

Beethoven scrive: “Si deve suonare tutto questo pezzo delicatissimamente e senza sordino”, indicando così l’uso del pedale di risonanza e una estrema delicatezza nell’attacco del tasto. Anche l’uso della tonalità, do diesis minore, fa di questa composizione un unicum e a questa atipicità è da attribuirsi anche buona parte del suo successo.

Questo primo movimento sembra idealmente preparare a quanto avverrà successivamente, fluendo senza soluzione di continuità nell’Allegretto, una sorta di passaggio intermedio che culmina nel Presto agitato del finale.

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13 COMMENTI

  1. Il mio sogno è di riuscire a suonare il terzo movimento di questa sonata. Solo il sentirla mi dà una gioia immensa. Quanto amo Beethoven! Il problema è che ho le mani piccole ed ho difficoltà tecniche già col primo movimento che pur è molto poetico e soddisfacente da suonare.

  2. Ciao, ti volevo chiedere nella tonalità di la maggiore ho questi accordi:
    fa diesis – la – re diesis
    si – re – fa – la diesis
    Che accordi sono?

  3. oddio ancoraaaaaa, ma dov’é il pdf???? mettete il pdf per favore per scaricare SUBITO lo spartito, se no facciamo prima a navigare altrove, ma dove piace a noi, non certo dove ci suggerite voi!l!! E non é possibile, é il terzo spartito che provo scaricare, ma che cavolo mi sono iscritto a fare!!!

  4. io ho appena finito di studiare il secondo tempo. il primo è molto bello, trasgredisce un po’ da quello che è il beethoven classico, le sonorità sono, più che “potenti” come al suo solito,disperate. lo sapete a chi l’aveva dedicata, no? alla sua innamorata, la Guicciardi, che però sposò un altro.

  5. Dire che il secondo tempo rovini la sonata credo sia un po' azzardato…è una "sonata quasi una fantasia" perchè i tempi non sono divisi nettamente ma è come se fosse un corpo unico(infatti alla fine del primo tempo c'è scritto "attacca subito il seguente")…un capolavoro a cui sono particolarmente affezionato!!!

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