
Andiamo avanti dunque con i 19 pezzi facili di Bach e analizziamo il brano n.7 , la Polonese. Il brano è in Sol minore quindi ha in chiave due bemolli: il Si e il Mi. Tutti le note Si e Mi di qualsiasi altezza presenti all’interno del brano saranno bemolli (escluse eccezioni).
Questo brano è piuttosto semplice, ma molto bello, soprattutto nella seconda parte. Ritengo che sia uno dei brani di questa raccolta da studiare assolutamente. Una volta capito il meccanismo di Bach, si può passare subito ai 23 pezzi facili, che sono più impegnativi ed offrono del nuovo materiale da mettere “sul fuoco”.
Tuttavia anche questi brani non sono da prendere sottogamba perché talvolta possono essere molto insidiosi e, se non si rispetta correttamente la diteggiatura assegnata, si può facilmente perdere la strada (Bach spesso amava mettere la diteggiatura fastidiosa apposta per rendere i brani maggiormente didattici, così come ha fatto nell’inizio del tema della Invenzione a 2 voci n.4, inserendo in quel passaggio la diteggiatura 212345 piuttosto che la più comoda 121234).
Nell’ultima accollatura di questo brano troviamo delle note che hanno sopra di loro un segno che sembra quasi una freccia rivolta verso il basso. Questo simbolo è il cosiddetto Staccato molto incisivo che indica di suonare le note sotto questo simbolo in modo staccato ma anche in modo forte. Non si tratta quindi di solo accento (come alcuni ritengono).
Qui di seguito segue il video dell’esecuzione con la spiegazione del brano. Buona visione! 😉

Qui di seguito trovi il link per poter acquistare la raccolta.
Tutti gli articoli della serie
- Presentazione dei 19 Pezzi Facili di Bach
- 19 Pezzi Facili di Bach n.1 - Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.2 - Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.3 - Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.4 - Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.5 – Polonese
- 19 Pezzi Facili di Bach n.6 – Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.7 – Polonese (This post)
- 19 Pezzi Facili di Bach n.8 – Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.9 – Minuetto
- 19 Pezzi Facili di Bach n.10 – Marcia
- 19 Pezzi Facili di Bach n.11 – Polonese
- 19 Pezzi Facili di Bach n.12 – Marcia
- 19 Pezzi Facili di Bach n.13 – Polonese
- 19 Pezzi Facili di Bach n.14 – Musette
- 19 Pezzi Facili di Bach n.15 – Marcia
- 19 Pezzi facili di Bach n.16 - Polonese
- 19 Pezzi Facili di Bach n.18 – Polonese
- 19 Pezzi Facili di Bach n.17 - Solo per Cembalo
- 19 Pezzi Facili di Bach n.19 – Minuetto
ma credo fossero più o meno tutti sullo stesso livello tranne i maestri di cappella…. a parte i genii….
Credo che all'epoca di Bach i cosiddetti "dilettanti" fossero comunque musicisti ben istruiti, non quanto i musicisti di professione forse, ma penso che a quei tempi la cultura musicale media di chi suonava uno strumento fosse tale da rendere superflua una diteggiatura segnata.
Chi aveva la possibilità di studiare lo faceva tramite un maestro personale che forniva ogni indicazione necessaria.
guarda sui barocchi credo la maggior parte non segnino le diteggiature… Bach soprattutto metteva qualche accenno di fraseggio per trovare veri fraseggi e dinamiche (mancano pure quelle in molti lavori) bisognerebbe guardare i lavori orchestrali….
ps per bach suite partite invezioni sinfonie (invenzioni a 3 voci) erano tutte a carattere pedagogico…
L'osservazione di Mirco mi ha fatto nascere una curiosità.
Al di là dei testi con finalità pedagogica, quanto era usanza che un compositore segnasse la diteggiatura sulle proprie musiche? E' una pratica diffusa o rara?
Grazie
ps. questo è uno dei motivi per cui odio l'edizione ricordi o meglio la casa editrice proprio…. sono fedeli agli originali quanto poteva esserlo la revisione di C. Czerny delle partite di Bach edizione Peters ovviamente fuori catalogo da non so quanto…… (o almeno credo fuori catalogo)
Bach amava mettere diteggiatura fastidiosa?????? prova a prendere una edizione Barenreiter verlag che sono fedelissimi ai manoscritti (e queste raccolte non ci sono perchè non sono state scritte da Bach o almeno non del tutto) e vedi quante diteggiature trovi…… 0!!!!!!!!
Mm…eppure nell'edizioni della Urtex, che ritengo sempre affidabili c'è la diteggiatura…Ne "I fondamenti dello studio del pianoforte" pag.278 Chang dice: "si suoni pollice sopra dovunque, tranne nel passaggio 212345 di misura n.1 (4° invenzione) e in altri punti simili […] E' incredibile come Bach scoprì un modo di far studiare pollice sotto in un passaggio veloce". Probabilmente in alcune sezioni la diteggiatura veniva segnata appositamente, non credi sia una possibilità Mirco?
nonono ti assicuro che i manoscritti non sono diteggiati sono i primi revisori nel periodo classico e romantico che le hanno segnate poi tutti a scopiazzare da quelli… e alcune artuxt sono diteggiate da chi le ha revisionate ma non da Bach…..
ps. quel passaggio può utilizzare quella diteggiatura anche senza passaggio del pollice… cmq anche Chang si basa o su vecchie revisioni oppure su urtext di 30 anni fa circa (anni 70/80) sono urtext si ma il revisore le diteggia vedi la mia Peters è urtext ma il revisore ha inserito alcune diteggiature di riferimento ma sono sue…..
Ribadisco Bach nell'opere per tastiera non segnava diteggiature…. cmq io uso solo Barenreiter urtext le più fedeli possibili ai manoscritti…..
le edizioni urtext esistono sia CON che SENZA diteggiatura dei curatori!!! la diteggiatura nelle edizioni "urtext senza diteggiatura" sono quelle originali in quanto il curatore non le aggiunge!!
nei casi citati (invenzione n.4 e polonaise Anh 119) la diteggiatura non è presente!
CHANG ha detto un'emerita CAZZATA!!!!!
ti consiglio di leggere qualcosa di ben scritto sulla filologia musicale e sull'interpretazione di Bach