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14 errori che potresti commettere nello studio del pianoforte

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14 errori al pianoforte

Se ti sei avvicinato da poco al meraviglioso mondo del pianoforte, potresti commettere con grande probabilità uno dei seguenti errori.

Vediamoli insieme in questo video:

1# Mancanza di concentrazione

Il primo errore a cui potresti andare incontro è dovuto alla mancanza di concentrazione. Il telefono, il tuo animale domestico, le persone intorno a te possono essere una grande causa di distrazione. Prendi il telefono e mettilo da parte, chiuditi a chiave dentro alla tua stanza ed elimina ogni distrazione, riuscirai a concentrarti al massimo. Cerca di non divagare con i pensieri, pensa alla musica e a ciò che stai facendo. Prenditi il tuo spazio ed il tuo tempo.

2# Mindset negativo

Se continui a ripeterti che non ce la farai mai, probabilmente non riuscirai mai nel tuo intento. Be positive! Sii positivo, non porti limiti e pensa che riuscirai nel tuo obiettivo… ci riuscirai!

3# L’incostanza

Non serve a niente suonare per 45 ore consecutive al giorno, ammesso che una giornata sia costituita da 45 ore, per poi, magari, smettere di suonare per una settimana. Ho bisogno di costanza, ho bisogno di dedicare del tempo in maniera continuativa allo strumento. Lo studio del pianoforte deve essere un momento irrinunciabile della giornata che può avvenire in 10 minuti, oppure in 30 minuti o un’ora… ma deve essere fisso 365 giorni all’anno. Roma d’altronde non è stata costruita in un giorno, ma nel corso dei secoli. Allo stesso modo il pianoforte, per cui è previsto un corso di studi di 10 anni, ha bisogno di una cura maniacale.

4# L’armatura di chiave, diesis e bemolli

Quando incontro un brano in una tonalità diversa dal do maggiore e la minore… devo subito prestare attenzione a quali diesis o bemolli ci sono in chiave. E quando incontrerò quelle note.. beh, dovrò ricordarmi di suonarle con la giusta alterazione.

5# Leggere male lo spartito

Devo avere una buona lettura per poter assimilare correttamente un brano. Capita spesso che errori di lettura di un pezzo si alimentino e si trascinino per mesi, se qualcuno, come un maestro, non se ne accorge al posto tuo. Leggi con attenzione.

6# Leggere male in chiave di basso

La chiave di basso viene spesso confusa con quella di violino, un do per esempio viene confuso con il la e così via. Dedica almeno una mezz’ora al solfeggio, in particolare nella chiave di basso.

7# Non suonare a tempo

Arriviamo all’errore numero 7, suonare accelerando, decelerando ed in generale… non suonare a tempo in maniera troppo libera e soggettiva. Normalmente fin quando si conosce bene il pezzo si va spediti, per poi rallentare all’improvviso nelle sezioni difficili. Come avrai capito, anche in questo caso, un tempo costante e lento ti farà superare queste problematiche ritmiche.

8# Non solfeggiare

Uno spartito, se ben solfeggiato prima di mettersi allo strumento, agevolerà di molto l’esecuzione. Avrai risolto, a monte, tutti i problemi di lettura e ritmici, prima ancora di sederti sullo sgabello. Sarebbe utile non trovi?

9# Altezza delle note e geografia del pianoforte

Domandati sempre a che altezza vanno suonate le note del brano o dell’esercizio che stai studiando, visualizzale prima sullo spartito e poi sulla tastiera. Capita di frequente che si sbagli proprio l’ottava, andando a suonare un brano troppo in alto o in un registro troppo grave. Capita anche a te?

10# Suonare tutto a memoria

Suonare tutto a memoria mi allontana dallo spartito. Eventuali errori che hai ormai sedimentato nella memoria saranno presenti per sempre nelle tue esecuzioni. Per questo, ogni tanto, conviene rivedere lo spartito insieme all’esecuzione per confrontare quello che si è imparato con quello che effettivamente è scritto sul pentagramma.

11# Suonare il brano sempre dall’inizio

Quando commetti un errore, non ripartire sempre dall’inizio del brano e lo stesso vale per quando avvii una nuova sessione di studio, non ripetere l’inizio, ma parti sempre dalle ultime battute studiate o dalle battute più complesse per risolverle una volta per tutte: risparmierai molto tempo e avrai più tempo per suonare nuove parti, che ancora non hai approfondito abbastanza. Immagina infatti di avere un tempo limitato da dedicare allo studio, non perderò tempo a suonare l’inizio di un brano, ma dedicherò attenzione alle battute più recenti o più difficili.

12# Suonare troppo velocemente

Il detto “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi” può essere applicato anche al pianoforte. Per fare un lavoro fatto bene è necessario dedicarci il giusto tempo, come per far crescere dei gattini in salute non si può prescindere dal parto.

12# Suonare le note sbagliate

Se leggo note sbagliate… e non me ne accorgo, mi porterò questi errori di lettura per tutto il brano. La soluzione è… leggere con estrema calma e cautela.

13# Suonare sempre con il pedale

Il pedale di risonanza viene spesso abusato dai principianti, in quanto aiuta a legare le note e copre le note sporche. Ma l’abuso del pedale di risonanza crea una certa confusione armonica e melodica, le note si impastano fra di loro diventando quasi irriconoscibili. Per cui il mio consiglio è quello di dosarne l’uso. Suonare senza pedale ti aiuterà a riconoscere piccoli errori, note non tenute.

14# Suonare brani fuori dalla nostra portata

Anche se ti senti figo, bravissimo e talentuosissimo stai attento a non sottovalutare i brani difficili. Se sono difficili e vengono studiati dopo anni di conservatorio ci sarà un perché. Suonare un brano troppo complesso ti farà incontrare prematuramente difficoltà tecniche, interpretative e tanto altro. Non superare questi scogli, inoltre, potrebbe arrecarti danni all’autostima. Suona brani alla tua portata e segui i consigli di un maestro.

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6 COMMENTI

  1. Affrontati tutti e 14, forse superati. Noin so se bene o male. Essendo autodidatta ci si accontenta senza farsi troppo sconti, con serietà e onestà ma sicuramente o bravo maestro saprebbe corregerti meglio. In tutti i casi grazie di questi consigli non sono mai troppi.
    Buona musica a tutti.
    Maurizio

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